Tipica leggenda popolare valdagnese, tramandata da generazioni.
A nord della frazione di Campotamaso nel comune di Valdagno, si nota l'imbocco di una valle dall'aspetto selvaggio ma allo stesso tempo affascinante, il suo nome è Valle del boia.
Si narra che, in epoche lontane, nella valle vivevano in totale isolamento dai paesi vicini un boscaiolo con la moglie e il loro bambino. Un giorno la donna si ammalò gravemente e il marito, non avendo denaro per curarla, cercò rimedio con infusi d'erbe raccolte nella valle. La febbre non accennava a diminuire e una notte la donna, in preda al delirio, spirò tra le braccia del marito accanto al figlio piangente. Dopo la disgrazia, per poter offrire una vita migliore al figlio, il boscaiolo cominciò a lavorare il legno per poi ricavarne vari oggetti da vendere nei paesi vicini. Gli anni passavano e il ragazzo, ormai grande, aveva imparato bene il mestiere del padre. Un giorno il giovane, girovagando in cerca di nuovi luoghi per raccogliere la legna, si trovò in cima ad un'altura, da dove potè ammirare nuove vallate e pianure. Rientrato a casa raccontò al padre quello che aveva visto durante la giornata e gli chiese se, nei mesi successivi, poteva anche lui andare nei vari paesi a vendere i suoi oggetti di legno. Il padre acconsentì alla richiesta e quindi, giunta la primavera, il figlio partì soddisfatto con il suo fardello sulle spalle. Arrivata la sera il boscaiolo cominciò a preoccuparsi non vedendo il figlio tornare, sperava che non gli fosse successo niente di grave, ma semmai che avesse deciso di fermarsi per la notte su qualche fienile. Il giorno seguente, l'uomo partì alla ricerca del figlio e lungo il cammino notò alcune donne che parlavano di un fatto gravissimo accaduto la sera prima nel loro paese, dove un ragazzo era morto per mano dei banditi che lo avevano picchiato e derubato di tutti i suoi averi. L'uomo ebbe un sussulto, si precipitò come un pazzo nel cimitero del paese dove, nel tardo pomeriggio, sarebbe stato seppellito il corpo del ragazzo. Alla vista del figlio morto, l'uomo emise un urlo disumano e uscito da cimitero, afferrò una scure da sotto un portico e cominciò a vibrare colpi forsennati contro le persone che incontrava, seminando la morte sul suo cammino. Tornato a casa, passò il resto della vita divorato dalla pazzia, ammazzando chiunque s'inoltrava nella valle, considerata da tutta la gente un luogo sinistro dal nome Valle del boia.