E' bello notare che alcune tradizioni popolari sopravvivono grazie all'impegno di persone che tengono vivo il ricordo di un passato che ancora e' presente.
Nella pedemontana berica e non solo, ogni 28 di Febbraio e' usanza festeggiare l'arrivo di Marzo ovvero Fora Febraro o Ciamar Marso o Bati Marso.
Una vecchia poesia nostrana intitolata Fora Febraro che Marso xe' qua recita cosi':
Coerci e bussolotti
pegnate e antiani roti
in man de sti bociasse
funziona da grancasse.
I pesta che i va' in vento
el core xe' contento
che ringraziando Iddio
l'inverno xe' finio
verzemo le finestre
levemo le coerte
le moneghe e fogare
mandemo a far... lustrare,
metemo via le maje,
pastrani e pelicciotti,
no ste' dirghe canaje,
se i rompe i... bussolotti.
I ciama Primavera
resuscita la tera
co' la stajon novela
la vita xe' piu' bela.
Al Sol primaverile
ghe demo el benvenuto
e anca "el Campanile"
se unisse nel saluto.
Nell'altopiano di Asiago e' tradizione accendere dei falo' nei campi per tutta la notte, a Recoaro si sfila per il centro con dei carri tradizionali, ma l'usanza piu' diffusa e' chiamare Marzo con dei botti realizzati con delle bombole di ferro e carburo (i famosi sciochi col carburo).
La storia dice, ma questo a scuola non e' insegnato, che ai tempi della Repubblica Veneta fino alla sua caduta nel 1797 l'anno iniziava esattamente il 1 Marzo e quindi il 28 Febbraio era l'ultimo giorno dell'anno, il Capodanno Veneto o meglio el Cao de l'ano Veneto.
Usando il calendario della Repubblica Veneta, ci accorgiamo che il mese di Settembre cadrebbe esattamente nel settimo mese dell'anno, da qui il nome sette-mbre e non come accade nel calendario d'oggi che e' il nono mese, cosi per Ottobre8, Novembre9, Dicembre10 e per ultimi i mesi di Gennaio11 e Febbraio12.
A Valdagno, questa tradizione e' molto popolare e ogni anno, nei vari paesi e contrade del comune, si fa a gara a chi realizza i botti migliori.
In vari paesi della vallata ci si trova la sera del 28 Febbraio in un campo, tra grigliate di carne, vin brule', birra e naturalmente botti a volonta'.
Quasi tutti i botti sono realizzati con delle bombole del gas vuote tagliare a meta'
tranne che per alcuni super botti realizzati con 2 cilindri lunghi circa 2 metri chiamati "i canoni"
All'interno delle bombole, si mette del carburo che, bagnato con dell'acqua, crea del gas pronto per l'esplosione innescata da un semplice accendino.
Per i canoni invece il discorso innesco e' piu' "moderno", infatti per fare esplodere il gas viene usata una candela da moto innescata da un interruttore.
E' nostro dovere tenere sempre vive certe tradizioni, che fanno parte della nostra cultura tramandandole alle future generazioni.
NOTIZIE VARIE
Wikipedia in lingua veneta, la web-enciclopedia aperta e gestita da editori volontari tradotta nel nostro dialetto, chiama la ricorrenza Bati Marso invece che Fora Febraro:
Il 28 febbraio 2007 il sito di Fongara pubblica un piccolo articolo sul tradizionale Fora Febraro:
Il 24 febbraio 2009 il sindaco di Valdagno Alberto Neri emette un'ordinanza che "tenta" di soffocare i festeggiamenti della nostra amata festa:
Il 4 marzo 2009 un rappresentante di un partito (in seguito all'ordinanza del comune di Valdagno del 24 febbraio) scrive la seguente lettera in difesa delle tradizioni:
Il 22 marzo 2010 è stata una data molto importante: si è svolta, nella sala Marzottini di Valdagno, una riunione con i vari gruppi di Fora Febbraio per trovare una soluzione all'ordinanza emessa dal sindaco contro gli "Sciochi col Carburo".
Durante la riunione è emersa la necessità di formare un comitato con lo scopo di trovare un compromesso, con il Comune di Valdagno, per poter mantenere viva questa tradizione.
Punto fondamentale è la regolamentazione dell'orario della manifestazione che è stato individuato dal tramonto alla mezzanotte del 28 Febbraio.
Dato l'evento, che viene una volta l'anno, sarebbe un'occasione per il Comune di rilanciare il turismo in vallata, promuovendo ad esempio in centro una sfilata per i più piccoli con le "Pegnate" a "Ciamar Marso", stand con prodotti locali e verso il tramonto grande falò del "Vecio Anno" in concomitanza con l'inizio dei "Sciochi col Carburo"; pensate, sarebbe un evento unico com'è la "Chiamata di Marzo" per Recoaro, o il "Processo alla Vecia Stria" per Monte di Malo.
Il 25 febbraio 2011 il Giornale di Vicenza pubblica il seguente articolo (con una piccola intervista a me) che parla (in positivo) della "nostra" tradizione che rischia di sparire:
Il 26 febbraio 2011 l'organizzazione dei vari gruppi di Fora Febraro distribuisce una serie di volantini per invitare la gente ad andare ad assistere lunedì 28 febbraio al grande evento in uno dei vari siti di raccolta:
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Pino Lazar & Nicola
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