Ispirato dal successo del Cantagiro, nel 1964 il giovane Vittorio Salvetti decide di organizzare e condurre ad Asiago (in provincia di Vicenza) una festa della musica italiana, in onore della moglie nata proprio sull'altopiano vicentino.
Il giovane Vittorio Salvetti con il microfono nei primi anni del Festivalbar ad Asiago (VI)
Le prime edizioni del Festivalbar duravano una giornata ed erano proposte in un tendone da circo montato in piazza.
Grande intuizione fu il nome dato al festival, che richiamava il mondo popolare dei bar e consentiva alla gente comune di scegliere il vincitore.
Tale scelta dipendeva da quanto un brano era gettonato nei Jukebox sparsi nei vari bar d'Italia, in questo modo più la canzone veniva ascoltata e più probabilità aveva di vincere.
Nel giro di pochi anni la manifestazione ebbe un tale successo che nel 1968 la RAI mandò in onda la serata finale.
Il Festivalbar alla fine degli anni 60
Lucio Battisti con la canzone "Acqua azzurra acqua chiara" vinse il Festivalbar nel 1969, con la stessa canzone il 12 Luglio si classifico' terzo alla finale del Cantagiro a Recoaro Terme.
Lucio Battisti a Recoaro Terme
Manifesto del Festivalbar 1969 ad Asiago
Il bis lo fece l'anno seguente con "Fiori rosa fiori di pesco", entrando nella storia (insieme a Mia Martini) come vincitore di due edizioni di fila.
Nel 1974 si festeggia il decimo anniversario del Festivalbar, ma purtroppo è anche l'ultimo anno ad Asiago come sede della finale, l'anno successivo sarà spostato all'Arena di Verona a causa del continuo aumento del pubblico non più gestibile sull'altopiano vicentino.
Orietta Berti durante le prove del Festivalbar nei primi anni all'Arena di Verona
Biglietto d'ingresso al Festivalbar 1976 per serata finale all'Arena di Verona
La Fininvest (oggi Mediaset) acquista nel 1983 i diritti della manifestazione, mandandola in onda su Canale 5 per ben dodici puntate.
Vasco Rossi appena premiato da Vittorio Salvetti al Festivalbar 1983 con la canzone Bollicine
Il patron Vittorio Salvetti muore a 61 anni (nel 1998) dopo una lunga malattia.
L'anno seguente al "Prato della Valle" a Padova il figlio Andrea apre la prima del Festivalbar in onore del padre davanti a 250 mila persone, un record.
Il pubblico oceanico del Festivalbar alla fine degli anni 90
Arriviamo così al 2008, dove in un comunicato stampa Andrea Salvetti annuncia con rammarico la sospensione del Festivalbar, un punto fermo delle calde estati italiane per ben 44 anni.
Pino Lazar