Dal Belvedere di Piana, Gerul Pizzul e l'Esterna 1 di Tele Maio vi danno il benvenuto, si gioca in notturna il terzo ed ultimo derby del girone di andata, Sporting 04, padrone di casa, contro Castello 99.
Sfida questa molto sentita dalle due squadre e nessuna sicuramente ci sta a perdere, non per il risultato per quanto importante possa essere, ma per gli strascichi a livello di sfottò e altro che questo comporterebbe fino per lo meno alla partita di ritorno.
Novità assoluta nello Sporting, a sostituire il mister Maxanza (impegnato in affari di calcio mercato davanti ad un arrosto di uccelli) c'è Saba, abituale allenatore in seconda nonchè valente preparatore atletico, che già negli spogliatoi nel pre-partita prepara la gara con scrupolo e chiare disposizioni tattiche, carica i giocatori e sopratutto fa capire a chiare lettere che, come diceva pressapoco un certo Manzoni dal lago di Como o giù di lì "QUESTA PARTITA S'HA DA VINCERE.
Ex di turno nelle fila del Castello è Fabrizio Mariani che gioca in porta e che sicuramente farà gli straordinari per non subire reti.
All'entrata in campo delle squadre salta subito all'occhio la concomitanza di colori, infatti i padroni di casa vestono la abituale divisa nera e gli ospiti la maglia modello Barcellona ma con calzoncini e pantaloncini neri: non c'è molta differenza, ma se per l'arbitro, il signor Arbitro della sezione di Vicenza, va bene, per noi pure.
Ci si aspetta una partita vibrante e maschia ed infatti le aspettative vengono rispettate, dopo soli due minuti Gero è chiamato a difendere la propria porta in tuffo su un tiro non violento ma che è sbucato da molte gambe e quindi maligno.
Dopo pochi minuti è sempre Gero che esce al limite dell'area per allontanare di piede la minaccia portata dal velocissimo numero 8 castellano, ma anche Mariani deve metterci del suo per fermare i tanti cross che piovono sulla sua area ed un paio di volte cicca il pallone, ma nessuno dello Sporting è lesto ad approfittarne.
Al quarto d'ora di gioco doppia occasione per i locali: Roncola crossa bene da destra sulla testa di Giacocco in versione punta (lanciato in questo ruolo dal mister Saba) che però sfiora solo il pallone poi allontanato dalla difesa ospite, ma riprende la palla lo stesso Roncola che di prima indirizza nuovamente al centro per l'accorrente Canu, il quale però non convinto si ferma prima dell'impatto con il pallone.
Reagiscono gli ospiti che ottengono una punizione sulla tre quarti, tiro violento che buca la barriera e Gero per evitare l'angolo si distende in tuffo e para.
Pressa molto lo Sporting in questa frazione di gioco e al ventitreesimo a turno non trovano dal limite dell'area lo spazio per il tiro Menego e Giacocco; due minuti dopo è la volta di Tone a mangiarsi un gol semplice semplice dall'area piccola, ma a sua scusante anche stavolta c'è il fattore piede destro, che lui essendo di Rifondazione usa con una certa repulsione.
Staziona dalle parti della porta ospite per lunghi tratti il pallone in questa fase di gioco, ma su un contropiede il Castello potrebbe passare se non fosse che la sua fascia sinistra, lasciata colpevolmente sola da Catene, non decidesse di calciare a lato da buonissima posizione, anche se l'impressione è che Gero fosse sulla eventuale traiettoria nel caso il tiro fosse stato in porta; ma a parte questo fino alla fine del primo tempo è tutto e solo Sporting.
Alla ripresa del gioco nulla cambia come intensità di gioco ed agonismo, ma la prima occasione per passare ce l'ha ancora il Castello: palla rilanciata a campanile verso la porta di Gero dalla destra, il portierone rosso non vede più il pallone per effetto dei fari che lo abbagliano e non blocca la palla che carambola a terra, Gero e l'undici castellano si avventano sul pallone ostacolandosi a vicenda e cadendo entrambi, l'arbitro a quel punto ferma il gioco per fallo sul portiere.
Passa un solo minuto ed il portierone rosso chiude in uscita un'incursione ancora dell'undici azulgrana che, entrato in area su invitante appoggio di testa di un suo compagno, calcia a botta sicura ma Gero c'è; dal corner che ne consegue grosso brivido per i locali che vedono il pallone attraversare tutta l'area piccola per poi essere recuperato dall'ala sinistra castellana che prontamente calcia a rete, ma anche stavolta Gero c'è e respinge di pugni.
Termina con questo episodio in pratica il forcing del Castello, ora lo Sporting riprende possesso della metà campo e ricomincia a pressare le retroguardie azulgrana, e poco dopo Roncola ha sui piedi una occasione ghiotta per sbloccare la partita, ma spreca malamente calciando alto.
Questo è solo il preludio al gol che arriva soli tre minuti dopo: da un fallo sulla tre quarti destra del Castello, Roncola si incarica di battere una punizione, palla ben calibrata che Ciano in tuffo di testa indirizza a fil di palo, ma è bravo Massimo Faccin (subentrato a Mariani) a deviare in angolo; dal corner conseguente sempre Ciano e sempre di testa schiaccia la palla, Faccin si protende invano in tuffo ma non ci arriva ed il pallone dopo aver carambolato sul petto di Rom (il capitano del Castello) finisce in rete... Sporting 1 - Castello 99 0.
Vantaggio strameritato per quello che si è visto in campo fin'ora, ma sicuramente la partita non è finita qui; gli ospiti infatti adesso cercano il pareggio con tutte le loro forze e spostano il baricentro del gioco in avanti, pressano sulla tre quarti locale e provano anche spunti personali come quando il 15 castellano, ricevuta palla nella sua metà campo, parte in azione personale e arriva fino al limite del'area avversaria, esplode il tiro che però non impensierisce Gero in quanto centrale. Passa un solo minuto ed il Castello usufruisce di una punizione 5-6 metri fuori area, si incarica del tiro una vecchia conoscenza di Gero, Nicola Randon (che ha giocato con lui nel Novale 97), parte la bordata che supera la barriera ed il portierone rosso è sulla traiettoria, ma anzichè tuffarsi para stranamente di coscia e devia in angolo..... confesserà poi di aver giudicato la palla fuori e di essersi accorto all'ultimo momento che era in porta quindi d'istinto ha parato con la coscia, tutto è bene ciò che finisce bene.
Passata la paura lo Sporting si riporta ancora avanti e con una bella triangolazione mette Mogio e Canu in condizione di presentarsi soli davanti al portiere, ma l'arbitro ferma l'azione per un fuorigioco palesemente inesistente; tre minuti dopo Catene ha sulla testa la palla del possibile 2 a 0 ma colpisce male e da ottima posizione manda a lato.
Ultima chance per il Castello per pareggiare a pochi minuti dalla fine su una punizione da posizione leggermente più centrale rispetto a quella di prima, si incarica dell'esecuzione ancora Nicola Randon che pure questa volta calcia di potenza e precisione verso il sette, ma Gerone fa buona guardia ed in tuffo devia in angolo.
Da annotare un tentativo di Roncola sempre su punizione (e da distanza proibitiva) di arrotondare il punteggio, ma Massimo Faccin para agevolmente il tiro: è questo l'ultimo episodio del derby che vede lo Sporting uscire vincitore e con merito, anche se bisogna dare atto agli avversari di averci provato sempre e di avere avuto un paio di buone occasioni pure loro, ma, come diceva il buon Boskov, "Vince partita chi fa uno gol più di altro" ed il gol in questione lo ha fatto lo Sporting.
Dal Belvedere di Piana è tutto, il vostro Gerul Pizzul e l'Esterna 1 di Tele Maio vi danno appuntamento alla prossima in quel del Costo di Arzignano contro il Tezze vice capolista e vi salutano con il solito ciauzzzzz.
(Commento by Gero)