Nome del cantante/gruppo: Timoria
Paese d'origine: Brescia (Italia)
Inizio carriera discografica: 1987
Nome album: Colori che esplodono
Anno di uscita dell'album: 1990
Casa discografica: Polygram
Descrizione dell'album: Dopo l'incisione di due mini LP ecco uscire nella primavera del 1990 il primo vero album dei Timoria, prodotto da Gianni Maroccolo, ex bassista dei Litfiba.
Altro membro illustre dei Litfiba che suona in alcuni brani del disco è il tastierista Antonio Aiazzi.
Dodici i brani tutti molto orecchiabili mai noiosi, che spaziano tra ballate e rock più intenso, a tratti sognante.
Tra i brani migliori troviamo: Sogno Americano, Forse un giorno, Milano (non è l'America), Confine, Walking my way, Colori che esplodono, Siempre nacer e Io non ho.
Da Sogno Americano: "vivo il giorno un po' così e credo solo nel destino, la mia gente fa per tre uno stato che non c'è e ti porterò lontano ora seguimi se vuoi".
Da Forse un giorno: "come fiore al vento danza lei, ha un sorriso che non mente mai, guarderà il mattino verso est, aspettando un uomo che non c'è".
Da Milano (non è l'America): "caro amico la vita sai non basta mai, non basta mai, se gli esperti ti mordono la voglia di suonare cercheremo in un buon caffè l'amico per non dormire".
Da Walking my way: "ti darei nuove idee per la nostra società, quella che urla vivi e non pensare, ma dire si se non va io non l'ho imparato mai, e le mie scelte le ho pagate care".
Curiosità: nella canzone Hey Giò troviamo nel finale i saluti in italiano del musicista Bertrand Cantat, che suona l'armonica in Confine e Siempre nacer.
Voto: 3/5
Pino Lazar