Eccoci qua... si comincia!!!
Prima di campionato per questo nuovo Sporting 04 che si trova ad affrontare l'U.S. Castello nel campo amico di San Quirico; giornata praticamente estiva (che di certo non aiuta i giocatori visto i quasi trenta gradi!) ma che fa bere piacevolmente qualche birretta negli spalti dove per l'occasione c'è il pubblico delle grandi occasioni: in effetti oltre ai soliti numerosissimi tifosi (l'ultima Ansa parlava di 18.122 spettatori paganti), in tribuna VIP si vedono nomi eccellenti tra i quali vari infortunati, giocatori indisponibili per problemi di visite mediche, giocatori neo babbi alle prese con gli orari delle poppate, Tone alle prese con la maratona di New York (forza Tone!!), qualche morosa e gnocca di passaggio, ma cosa incredibile (per chi non fosse al corrente della più grossa novità della nuova stagione) si vede in tribuna niente popò di meno che il Mister storico di questa meravigliosa squadra, Mister Max! Ebbene sì, dopo anni di innumerevoli soddisfazioni, svariati campionati e tornei vinti, premiazioni ricevute da Blatter e Platini in persona, Mister Max lascia a malincuore la panchina non senza aver trascorso notti e notti insonni.
Ma la vita va avanti e lo Sporting 04, dopo aver trovato nel mese di Settembre un preparatore atletico eccezionale (Moretto Ruggero detto Gero detto anche il nostro portiere detto anche Zupper), nelle ultime giornate di mercato vista sfumata l'occasione di prender Ranieri (strappato allo Sporting in extremis dall' Inter) piazza il colpaccio dell'anno acquistando un allenatore giovane alle prime esperienze ma con tanto anzi tantissimo pelo sul petto: l'Oronzo Canà della via Fazio, mister Nicola Alberti che, visto le necessità della squadra di trovare un allenatore, decide di mutilarsi da solo e si spezza un polso in amichevole pur di poter dirigere questo squadrone.
Il nostro nuovo mister dimostra subito eleganza col suo bel gesso al braccio destro e decide di giocare la partita odierna disponendo la squadra col famosissimo albero di Natale ovvero un 4-3-2-1 che diventerà spesso durante la partita il ben più funzionale 5-5-5 del grande maestro Oronzo Canà.