Mahdavikia, capitano dell'Iran e giocatore dell'Amburgo, dimentica di alternare i pass per le mogli in tribuna. Le donne erano ignare di avere lo stesso marito.
Il calciatore iraniano dell'Amburgo, squadra militante nella Bundesliga tedesca, conduceva una doppia vita familiare.
Secondo quanto ricostruito dal giornale Bild, il capitano della nazionale iraniana si era sposato per la prima volta con Sepideh, una ragazza iraniana. Il matrimonio risale ai tempi di Francia '98, mondiali nei quali segno' uno storico gol agli Stati Uniti. Ma nell'estate del 2005 Mahdavikia, idolo nel suo paese, conosce in discoteca la ventottenne Samira, presentandosi come fresco di divorzio. Colpo di fulmine e matrimonio, anche questo celebrato a Teheran.
Nel frattempo il calciatore bigamo continua ad avere una normale vita coniugale con la moglie titolare, dalla quale ha anche una figlia. E, tra impegni calcistici e impegni coniugali, l'uomo riesce a gestire anche un'altra vita coniugale con la moglie di riserva, alla quale non fa mancare nulla: auto, appartamento, carte di credito, coccole. E biglietti per lo stadio, tribuna vip, per andare a tifare per il marito. Gli stessi biglietti che alternava con la moglie titolare, fino all'errore, degno di uno dei divertenti film trash della commedia italiana anni '70: gli stessi biglietti a entrambe le concubine per la stessa partita.
Le donne, ignare di essere mogli della stessa persona, si sono sedute vicine e hanno cominciato a chiaccherare insieme, fino a che deve essere scappata una frase del tipo "Guardi, quello in campo è mio marito" "No, veramente quello è mio marito....".
Scoperta la bigamia, l'uomo ha dovuto scegliere ed è rimasto con la moglie titolare, decisa a salvare la famiglia dopo l'arrabbiatura iniziale, mentre la neo-divorziata Samira si è confidata con il giornale tedesco Bild.
Mahdavikia non rischierebbe l'accusa di bigamia in quanto entrambi i matrimoni sono stati celebrati in Iran, dove la bigamia è ammessa.
"Sono contento che sia tutto chiaro ora, non ce la facevo più a tenere questi segreti" ha dichiarato il calciatore. Forse dovrebbe imparare dai calciatori italiani, i quali hanno capito che - in caso di colpi di fulmine in discoteca - non è necessario sposarsi.
(13 Aprile 2006)