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Partite Sporting 04: 11/12/2004: Sporting 04 - G.S. S.Gottardo 1-2
Inserito da nicola il Lunedì, 13 dicembre 2004 @ 08:00:47 CET (3071 letture)
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Bella giornata di sole, terreno in ottime condizioni: ci sono le premesse per un buon sabato calcistico. Al Belvedere di Piana arriva il San Gottardo, squadra di imprecisata provenienza geografica e di dubbia posizione in classifica. Lo Sporting si presenta nel suo fortino con due vittorie alle spalle e tutta la volontà di allungare la striscia positiva. In settimana Mister Max, preoccupato per possibili cali di concentrazione, ha avvertito i suoi ragazzi di non sottovalutare gli avversari; lo ribadisce nel prepartita con un enigmatico: "Nessuno è ultimo". Ad elevare la qualità dell'appuntamento, oltre alla presenza sugli spalti di telecamere e telecronista, la Federazione invia alla Piana una terna arbitrale di peso: sei occhi puntati sul campo e sui giocatori, non ci sono possibilità di errori arbitrali. Mister Max si trova subito a dover affrontare alcuni problemi di formazione: agli storici infortunati Ciano e Gero, si aggiungono l'impegnato nuovo portiere Carletto e il "giardiniere" per hobby Leo, che voci trapelate dalla stampa straniera, dicono essere stato colpito da un albero natalizio. Ma da grande stratega, Alessandro Magno dei tempi moderni, Mister Max riesce a muovere le sue pedine sulla scacchiera e presentare una formazione quantomeno credibile. In porta ritorna Thomas, Vincy e Roncola vengono indietreggiati il primo in marcatura, il secondo a formare l'angolo basso del rombo di centrocampo. Completano la formazione, il confermatissimo Andrea nel ruolo di libero, Davis in marcatura; a centrocampo Beppe e Giulio a fare da supporto a Flavio e Marco in attacco; a macinare chilometri sulle fasce, due sinistri individui, Peter e Tone. Lo Sporting scende in campo con la classica divisa ROSSA, colore che ormai è diventato anche simbolo politico dell'intera squadra, e pugno chiuso parte all'attacco. Il San Gottardo fatica a prendere le misure e, complici anche le due belle statuine del centrocampo, risponde solo con palle buttate a caso verso i propri attaccanti. Ma la partita diventa subito in discesa per lo Sporting: un'ottima combinazione a centrocampo porta Marco davanti al portiere, dribbling secco e palla in rete. La partita prosegue su ritmi lenti con lo Sporting che domina, ma non riesce a trovare il raddoppio anche per la poca lucidità nell'ultimo passaggio. A rallegrare così il primo tempo sono le sempre chiare e univoche prese di posizione dell'arbitro. Ottimamente coadiuvato dai due guardalinee, l'uomo in giallo diventa un giallo: come fa ad arbitrare uno che non sa le regole? Comunque sa fischiare e il duplice fischio manda le due squadre nello spogliatoio: un ottimo the caldo ai giocatori e una scappatina al bar per i tifosi. Al rientro in campo, lo Sporting chiama a raccolta tutte le sue energie per chiudere presto la pratica San Gottardo senza rischiare di tornare a quella pareggite di inizio anno. E invece, pronti via, il pareggio si concretizza dopo una manciata di secondi: da un calcio di punizione dalla destra, la palla viene messa al centro; per fortuna nessun giocatore in maglia azzurra si trova in posizione e dal groviglio spunta la possanza fisica di Tone che sbroglia la situazione infilando di stinco l'incolpevole Thomas. Per fortuna, lo Sporting ha la capacità e le armi per reagire. Passa qualche minuto e di nuovo il San Gottardo trova il gol con uno dei due mandoloni di metà campo che di testa con una palombella sorprende di nuovo il portiere valdagnese. La partita si fa nervosa con lo Sporting che si spinge all'attacco a cercare il gol del pareggio: lo sfiora due volte con Marco e una terza che vede un difensore avversario bloccare sempre Marco lanciato a rete con un fallo. Anche in questo caso si dimostra felice la scelta della Federazione di mandare una terna arbitrale: i sei occhi arbitrali riescono a non vedere il fallo e fanno proseguire l'azione, tra le risate divertite degli azzurri e le offese dei valdagnesi. Il triplice fischio finale significa il gusto amaro della sconfitta per lo Sporting. Fortunatamente sul legnoso tavolo del Sampdoria Vini, alcuni piatti di affettati e qualche calice di vino rosso addolciscono il palato dei rossi. L'unica nota negativa del dopo partita è l'accesa discussione tra il presidente dello Sporting e l'allenatore che qui riportiamo nella sua integrale versione, lasciando ogni commento a chi di dovere: Tone: "Dopo questa sconfitta, la panchina torna a tremare..." Max: "So anca mi ca perdemo, fin ca te fè gol nela to porta..." (Commento by Vincy)
PAGELLE (commenti by Vincy, voti by Mister Max) Thomas 5,5: quasi inoperoso nel primo tempo, si fa un po' sorprendere sul secondo goal. Sul primo gli si può solo rimproverare un eccesso di fiducia... Fiducioso Andrea 6,5: come sempre puntuale e deciso in tutti gli interventi. Sicurezza Davis Urbani 6,5: come sempre il mastino difensivo fa la sua partita sulle caviglie dell'avversario. Grandi anticipi e grinta da vendere. Mastino Vincy 6: risponde "Obbedisco" al mister che lo arretra in difesa, ma nel secondo tempo si lascia troppo innervosire dal canuto avversario sbagliando alcuni interventi. Bello e intelligente Roncola 6: ordinato nella posizione, cerca anche di spingere, ma nel secondo tempo rimane imbrigliato anche lui nella confusione. Voglioso Beppe 5,5: dopo un buon primo tempo, anche il numero dieci viene trascinato nel non-gioco dell'intera squadra. Sbarbato Tone 5: la memoria torna indietro di un anno. Un sabato pomeriggio in quel di Spagnago aveva già gelato Gero con un tiro al volo sotto il sette. Questa volta l'esecuzione perde in stile ma mantiene la sua efficacia. Nostalgico e recidivo Tullio 6,5: continua il suo periodo positivo: anche in mezzo al campo assicura qualità e quantità. Trendy Flavio 6: si muove molto e tocca molti palloni. Purtroppo in alcuni casi manca la precisione nel passaggio finale. Spuntato Marco Battistin 6: come nelle ultime partite puntuale all'appuntamento col goal; ne sfiora un altro e si procura un rigore (non visto). Cade troppo spesso nella trappola del fuorigioco. Realizzatore Peter 6: macina chilometri portando a casa un'ottima partita sia in copertura che in fase offensiva. Motorino Devis Preto 6: entra nella ripresa dominando sulla fascia sinistra. Promessa Chancho S.V.: il ragazzo del Bronx si assicura un 8 per il cappellino di lana con cui si presenta... Mister Charlie Gregory S.V.
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Scoppia il maiale: Diventare milionari (per puro caso) grazie ad un oggetto ritrovato al mercatino
Inserito da nicola il Venerdì, 10 dicembre 2004 @ 15:40:47 CET (3564 letture)
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Adamstown (USA) - Un fortunato frequentatore dei mercatini delle pulci è diventato milionario dopo aver trovato una stampa originale della Dichiarazione d'Indipendenza Americana dentro la cornice di un vecchio quadro. Nel 1989, un analista finanziario scoprì qualcosa di inusuale in una vecchia stampa che aveva acquistato per 4 dollari in un mercato delle pulci ad Adamstown. Aveva comprato il quadro (una vecchia copia rovinata raffigurante una scena campestre) perché gli piaceva la cornice che voleva recuperare. E probabilmente gli è piaciuta di più quando ha scoperto una rara copia della Dichiarazione d'Indipendenza nascosta dentro al quadro. Quando ha provato infatti a staccare la cornice dal quadro, questa gli si è distrutta tra le mani, ma ha svelato un documento piegato tra la tela e il legno posteriore. Su consiglio di un amico, il documento è stato poi fatto esaminare da un esperto del settore, e si trattava veramente di una delle 500 copie della prima stampa della Dichiarazione d'Indipendenza del 1776 (fino ad allora si sapeva dell'esistenza di sole 24 copie, di cui 3 di proprietà privata).
Questo raro documento fu in seguito messo all'asta presso Sotheby's il 4 giugno 1991, e il fortunato ritrovatore guadagnò ben più dei 800/1200 mila dollari stimati: l'oggetto fu venduto all'asta per 2.42 milioni di dollari! L'acquirente (Donald Scheer, capo della Visual Equities Inc.) acquistò quella che si rivelò una delle copie meglio conservate della Dichiarazione d'Indipendenza, stampate originariamente da John Dunlap per portare quella storica dichiarazione agli abitanti delle 13 colonie. E in seguito questa copia fu rimessa in vendita nel giugno del 2000 e venduta per 8.14 milioni di dollari (!) al produttore televisivo Norman Lear in un'asta on-line.
(Giugno 1991)
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