Tutto sulla tratta tramviaria di Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme.
Nel Comune di Valdagno, come del resto in tutta la vallata dell'Agno, i mezzi di trasporto locale prima dell'avvento del treno erano costituiti da carrozze o dai carri trainati dagli animali.
Calesse lungo via Gaetano Marzotto nei primi anni del novecento
La carrozza più famosa che collegava Vicenza alla vallata dell'Agno era l'Omnibus o Diligenza, aveva una capienza di undici posti a sedere ed era trainata da quattro cavalli.
La partenza era fissata all'alba a Vicenza, ci volevano otto ore e mezza per raggiungere Valdagno, e un'altra ora e mezza per arrivare fino a Recoaro Terme.
Nel 1835 l'impero Austro-Ungarico diede il via ad un progetto per collegare con il treno Venezia a Milano, allora capitali del Regno Lombardo - Veneto.
Con la costruzione del tratto ferroviario Vicenza - Verona, inaugurato il 3 Luglio 1849, la stazione Altavilla - Tavernelle divenne lo scalo più vicino alla vallata dell'Agno.
La ferrovia fu ultimata nel 1878, l'anno seguente la Regina Margherita di Savoia in Soggiorno a Recoaro Terme, scese alla fermata di Tavernelle per poi proseguire in carrozza in direzione di Valdagno (da qui il nome al viale omonimo che sale in direzione del centro di Valdagno).
Affascinati da questo nuovo rivoluzionario mezzo di trasporto, nel 1878 gli ingegneri Ignazio Avesani e Pompeo Marini sostenuti dal Conte Gaetano Marzotto, presentarono alla deputazione provinciale vicentina un progetto per la costruzione di una tramvia tra Vicenza, Valdagno ed Arzignano.
Il progetto comprendeva la tratta Vicenza - Montecchio San Vitale con diramazione Arzignano, e Montecchio San Vitale - Valdagno con diramazione Maglio di Sopra in località miniera Pulli.
Pino Lazar